Le tre doti di un Alfista

1974

Alfa Romeo Spider 1.6 Junior

Anno: 1974 | Motorizzazione: 1570 cc | Colore: Avorio

Questa è la storia della mia Spider Coda Tronca acquistata nel 1984 dopo una Fulvia coupé 1300. In casa c’era già l’Alfetta comprata da Mario, una Jaguar XJ6 4.2, una Dyane 4 verde e una Fiat 850. Passione trasmessa da papà Roberto (nato a Maranello…toh, che strano).

Nell’autosalone insieme a questo Duetto c’erano un Coda Lunga Rosso Alfa e una splendida e regale Lancia B24 America verde inglese e selleria cuoio. La B24 è lo Spider del film “Il sorpasso” di Dino Risi con Gassman e Trintignant. La passione di papà vacillò.

“Papà ti piace? È quella Avorio…”
“Sì… sì… mi piace”.

A lei riservo ancora tutte le cure del caso e il rispetto che si deve a un oggetto riferibile a un Marchio appartenente al Mito dell’auto…

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Ma si vedeva che titubava parecchio.
Mi ero innamorato di quella che sulla carta “valeva” di meno. Più mi avvicinavo a concludere, più lui mi dava di gomito: “Prendi la Lancia, prendi la Lancia…”. C’era un’abissale differenza di prezzo. “Papà non potrei mai farcela, né a comprarla né soprattutto a mantenerla”.

Alla fine un perentorio: “Ti finanzio io…”

Ma niente. Finì come finì. E non ho rimpianti né rimorsi. In questi anni ha attraversato con me momenti belli ma anche dei colpi (anche economici) da far traballare e desistere chiunque. Sono riuscito con grandi sforzi e sacrifici a tenerla al suo posto in garage coperta dal suo telo rosso. Non ci sarebbero cifre in grado di convincermi a privarmene. Mai fatto, fin dall’acquisto, una questione di valore economico.

Non ricordo di averla tirata fuori una volta che piovesse o che minacciasse pioggia. Se ha preso pioggia è stato perché eravamo già a spasso. Ora per me non è più contemplata nemmeno come automobile. È un familiare oramai. A lei riservo ancora tutte le cure del caso e il rispetto che si deve a un oggetto riferibile a un Marchio appartenente al Mito dell’auto.

Si chiama Passione, che insieme al sapersi comportare (Stile) e al Rispetto (per lei, ma anche per il prossimo e per le cose che hanno fatto storia), sono le tre doti dell’Alfista: Passione, Stile e Rispetto. Roba da condividere, divulgare e possibilmente tramandare.

Silvio Lucchi

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